Vita da traduttori esordienti (ma non solo)

Post breve, solo per darvi un’idea approssimativa di come vive un traduttore esordiente.

Innanzitutto, bisogna avere un altro lavoro. Almeno all’inizio, è praticamente impossibile vivere di sola traduzione letteraria, ed è necessario avere un’altra fonte di reddito. L’ideale sarebbe trovare qualcosa che ci permetta di portare avanti i nostri progetti traduttivi. Per esempio, io insegno inglese in una scuola professionale: non è un impegno a tempo pieno, e mi lascia un bel po’ di libertà, quindi nel frattempo sto portando avanti altri tre progetti paralleli che hanno a che fare con la traduzione e l’editoria, ma di cui preferisco non parlare. Mai riposare sugli allori: bisogna tenersi sempre in movimento, farsi venire nuove idee, creare nuovi progetti, cercare nuove collaborazioni. È quindi necessario saper gestire il proprio tempo, e tra una cosa e l’altra le giornate volano: ecco spiegato il mio assenteismo dell’ultima settimana.

Quand’è che ci si può definire “traduttori”? Io per ora ho tradotto tre romanzi e un ebook, e ancora non mi sento una vera traduttrice, proprio perché le mie giornate sono piene di tante altre attività. Ma magari si può chiamare traduttore anche chi ha trasportato un solo libro nella nostra cultura, nella nostra lingua, nelle nostre librerie. O forse per definirsi traduttore a pieno titolo bisogna aver accumulato una montagna di esperienza, di parole e di difficoltà. Non ho ancora deciso. Nel frattempo cerco di non rinunciare ai sogni.

Inoltre, questo fine settimana andrò a Roma per il workshop di editing organizzato dalla minimum fax: ovviamente al mio ritorno vi racconterò com’è, se ne vale la pena, se è stato utile eccetera, sempre tenendo conto che si tratta di un mini-corso di tre giorni.

Per oggi mi fermo qui, il tempo scarseggia (in arrivo i colloqui con i genitori dei miei studenti, argh) e prometto che prossimamente aggiornerò il blog con qualche post più interessante. A presto!

5 commenti

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5 risposte a “Vita da traduttori esordienti (ma non solo)

  1. Gloria

    Ciao, complimenti per questo blog! Lo trovo davvero pieno di consigli utili per traduttori esordienti come me!

  2. Silvia

    Ciao!
    Sto facendo un corso di traduzione letteraria e devo ammettere che sono un po’ scoraggiata. Devo rivedere il mio modo di tradurre, troppo schematico e ancorato a schemi dovuti a un insegnamento errato. Volevo chiederti: si può imparare a tradurre? Cosa mi suggeriresti per migliorare la mia traduzione?
    Grazie infinite, il tuo blog è davvero interessante

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