Come fare una proposta editoriale

Uno dei modi per far notare il proprio cv tra le centinaia di e-mail che le case editrici ricevono ogni giorno è allegarvi una proposta editoriale ben studiata. Oggi, infatti, sempre più case editrici ricercano traduttori che non si limitino a tradurre ma che si trasformino in veri e propri scout letterari.

Come procedere?

Innanzitutto dobbiamo trovare un testo da tradurre: un libro che abbiamo letto in lingua straniera e che non sia ancora stato tradotto in italiano.  Ovviamente, dev’essere un testo che ci è piaciuto molto: è difficile convincere qualcuno a comprare qualcosa che non apprezziamo noi per primi.

Per sapere se un libro è già stato tradotto, si può cercare la bibliografia dell’autore nel catalogo nazionale delle biblioteche italiane. Se il libro è già stato pubblicato, verosimilmente lì lo troveremo. Tuttavia, se un libro non è presente, soprattutto se è uscito da poco, non è detto che qualche casa editrice non l’abbia già comprato e dato in traduzione.
Se il libro non è presente sul catalogo, l’unico modo per essere sicuri che i diritti del libro siano ancora liberi è scrivere o telefonare alla casa editrice del testo in lingua originale. Cercate la sezione “foreign rights” sul loro sito e contattate chi si occupa dei diritti. Può capitare che la casa editrice vi rimandi a un’agenzia letteraria che amministra i diritti di quel libro o dell’intera produzione dell’autore: vi basterà mandare una e-mail per informarvi. Presentatevi, elogiate il libro scelto e chiedete se i diritti sono ancora liberi per l’Italia: se non lo sono, potete provare a chiedere a chi li hanno venduti e proporvi alla casa editrice italiana per sapere se hanno già scelto un traduttore, ma è quasi certo che la risposta sia sì.

Se i diritti sono liberi, potete portare avanti il vostro progetto. A volte è la stessa casa editrice straniera a suggerirvi come procedere, per esempio nel caso in cui si “agganci” a una agenzia letteraria o a una particolare casa editrice italiana (anche se, in quest’ultimo caso, è probabile che abbiano già provato loro a proporre il testo per la traduzione, con scarsi risultati).
Se la casa editrice straniera vi comunica semplicemente che i diritti sono liberi, tocca a voi rimboccarvi le maniche e proporre il libro agli editori italiani. Prima di tutto dovete stabilire che tipo di testo è: un giallo? Un fantasy? Un romanzo rosa? Un saggio sull’architettura? Un noir?
Occorre conoscere molto bene le linee editoriali delle varie case editrici italiane, per proporre il libro a quella giusta: se suggerite un testo che sarebbe perfetto in una determinata collana è più facile che vi prendano in considerazione. Non proponete un thriller a chi pubblica prevalentemente libri di cucina: sarebbe tutta fatica sprecata.

Quando avete deciso a chi volete proporre il libro, preparate la proposta. Occorre stilare una scheda di lettura approfondita in cui indicare l’autore, la casa editrice, il numero di pagine, la trama del libro e soprattutto le vostre opinioni personali, mettendo bene in evidenza il motivo per cui secondo voi quel testo merita di essere pubblicato. Non siate troppo prolissi, ma non buttate giù solo tre righe: una pagina e mezza-due potrebbero andare bene.

Oltre alla scheda, allegate la traduzione di un paio di capitoli (meglio se i primi) del libro, insieme al testo originale: in questo modo l’editor si farà un’idea concreta dello stile dell’autore e della pubblicabilità del testo. Ovviamente, dovete fare del vostro meglio con la traduzione: è la “vetrina” del libro che state presentando, e dovete dimostrare di essere in grado di rendere il testo straniero alla perfezione. Attenti a refusi, sviste ed errori veri e propri: non si fa certo bella impressione presentando un testo magari anche ben tradotto, ma che appare poco curato.

Tra parentesi, occhio agli errori anche nella e-mail a cui allegherete scheda e traduzione. Penso che qualunque editore, se riceve una proposta di traduzione contenente un po’ scritto con l’accento invece che con l’apostrofo, la cancelli immediatamente: e – perdonate lo snobismo – fa bene! Si narra addirittura di gente che ha ripetutamente sbagliato il nome dell’autore nella propria e-mail di presentazione: state molto attenti.

A questo punto, a chi mandare il nostro malloppo? L’ideale sarebbe procurarsi il recapito dell’editor che gestisce quella particolare collana, oppure, nel caso di editori più piccoli, di chi si occupa di acquisire i testi stranieri. Provate a telefonare alle case editrici e a chiedere un indirizzo mail a cui inviare la proposta, avrete sicuramente più possibilità che la legga qualcuno che possa valutarla correttamente, rispetto a quelle che avreste scrivendo ai soliti info@….it. Non è affatto vietato mandare la proposta a più editori contemporaneamente, basta che siano scelti con attenzione.

Ricapitolando, dopo essersi accertati che i diritti del libro siano liberi in Italia, traducete qualche capitolo a titolo esemplificativo (non più di una ventina di pagine) e allegate gli stessi capitoli in lingua originale, poi aggiungete una scheda di traduzione e inviate il tutto con una e-mail di presentazione in cui spiegate in breve chi siete e perché vorreste che quel testo fosse pubblicato. Non dimenticate di specificare che vi siete già informati riguardo ai diritti: questo dimostra perlomeno una minima conoscenza delle dinamiche editoriali.

Una volta inviata la proposta, non vi resta che aspettare: in bocca al lupo!

128 commenti

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128 risposte a “Come fare una proposta editoriale

  1. Ciao, io invece sono una illustratrice cha ha scritto e illustrato una breve favola e vorrei farla tradurre in lingua inglese per cercare un editore o anche un regista che potesse essere interessato ad una trasposizione cinematografica, mi piace sognare e vorrei almeno provarci. Ovviamente cerco una persona che abbia la capacità e la sensibilità per trovare le parole giuste e non so da dove iniziare. Qualche consiglio? Grazie!
    Laura

  2. Guenda

    Cerca la pagina fb Traduzioni professionali da e verso l’italiano.
    È una pagina in cui i traduttori si danno consigli e si aiutano. Di sicuro troverai qualcuno disposto ad aiutarti. Ti consiglio di cercare o un madrelingua inglese o un italiano che collabori con un revisore madrelingua.
    Buona fortuna!

  3. Ciao, sono una traduttrice DE-IT, EN-IT e vorrei cominciare a tradurre testi di saggistica musicale e riguardante culture giovanili. Dopo aver letto questo utilissimo articolo mi sono chiesta se il fatto che io non abbia ancora alcun tipo di esperienza nel campo della traduzione editoriale possa essere in qualche modo da ostacolo? Ovvero, la mia proposta verrebbe cestinata a priori dalle case editrici (secondo la vostra esperienza)? Ed ancora, qualcuno ha dei consigli concreti su come comportarsi in questa situazione?

    • Ciao Ambra, è difficile darti una risposta precisa, perché non esistono certezze matematiche nel mondo dell’editoria: se azzecchi il momento e l’editore giusto la tua mancanza di esperienza potrebbe non essere un problema, quindi non arrenderti ai primi ostacoli e alle prime mancanze di risposte!

  4. Ciao :) Non so se questa domanda è già stata fatta: per quanto riguarda la proposta editoriale di un libro di poesie, quante poesie è bene tradurre? Grazie!

  5. Francesca

    Ciao, vorrei fare una proposta di traduzione di un romanzo francese pubblicato nel 2013. Ho scoperto che l’anno scorso la sua casa editrice, La Différence, ha cessato l’attività e, di conseguenza, non è reperibile alcun contatto. A questo punto mi rivolgo direttamente alla casa editrice italiana a cui voglio proporre la traduzione? Grazie in anticipo dell’aiuto!

    • Ciao Francesca, scusa il ritardo! Sì, io mi rivolgerei direttamente agli editori italiani spiegando la situazione. È probabile che i diritti siano tornati in mano all’autore o al suo agente letterario, quindi potresti fare un tentativo anche in quel senso, ma mi rendo conto che sia difficile recuperare i contatti! Magari se ha pubblicato con altri editori puoi scrivere a loro per chiedere di mettervi in comunicazione.

  6. Thomas

    Grazie per quest’articolo. Mi è stato di grande aiuto. Consigli di mandare la proposta a più editori contemporaneamente?

  7. Grazie per questo utilissimo articolo. Che cosa consiglierebbe per proporre a riviste e giornali un articolo/saggio tradotto? L’iter è lo stesso?

  8. Milena

    Ciao! Complimenti per il bellissimo blog, un orientamento prezioso per chi si lancia in questo tortuoso percorso.
    Ho quasi concluso la proposta di traduzione di un libro in inglese e vorrei chiederti la tua opinione sulle tempistiche. Ammettiamo che un editore, dopo un periodo anche lungo, risponda positivamente, quali sarebbero poi i tempi per tradurre effettivamente il libro?
    Nel mio caso si tratta di 300 pagine, quindi un lavoro lungo.
    Conviene iniziare a tradurre in attesa di un riscontro (lo so, il rischio è di sprecare tempo e lavoro) o aspettare perché ci sarebbe tutto il tempo di tradurre anche dopo la risposta della casa editrice?
    Grazie mille!

    • Eva

      Ciao Milena, non so se possa ancora servirti la risposta comunque ci provo lo stesso: quando una casa editrice affida una traduzione, nel contratto compaiono anche le tempistiche relative alla consegna, che ovviamente variano a seconda della lunghezza del testo e – meno ovviamente, per chi è alle prime armi ma non soltanto – sono oggetto di contrattazione :-) Se per esempio ti propongono tre mesi ma tu pensi di non farcela, sei liberissima di proporre un arco temporale più lungo e vedere come reagisce il tuo interlocutore. A volte gli editori hanno fretta-fretta-fretta (magari perché devono far uscire un libro in tempo per un evento, una fiera, un anniversario etc.), però è raro che succeda nel caso di una proposta proveniente dall’esterno. Quello che in generale, comunque, sconsiglierei vivamente di fare è iniziare a tradurre senza avere prima un contratto firmato!

  9. blabla沙哪亚

    Ciao, vorrei sottoporti un mio quesito. Non sono traduttrice professionale di Spagnolo( non l’ho neanche studiato all’Università) ma da 5 mesi mi trovo a Madrid e tutti si stupiscono per le mie competenze linguistiche orali ed è già da un bel po’ che traduco articoli di attualità per l’azienda per cui lavoro, ergo, le mie competenze scritte sono ben più ampie di quelle orali. Ho letto questo romanzo di quest’autore, di cui ovviamente mi sono innamorata altrimenti non sarei qui a scriverti) di cui sono stati comprati i diritti dei precedenti romanzi( e sicuramente di quelli futuri) dalla casa editrice Mondadori. Ora, ho anche avuto modo di spulciare il profilo social della traduttrice a cui sono stati commissionati questi precedenti romanzi, e mi è sembrato di capire che si stia dedicando ad altro. Come potrei sembrare professionale e mandare la mia proposta, sebbene non abbia un cv che certifichi, in modo istituzionale, le mie competenze linguistiche? è vero che ho studiato Mediazione Linguistica Inglese all’Università, ma la versione inglese di questo libro non ho mai avuto modo neanche di sfogliarla (quindi neanche mi azzardo a mandare un email scrivendo che ho tradotto dall’inglese, perché così non è).

  10. Martina

    Buongiorno! Innanzitutto complimenti per il blog, è sempre molto utile leggere le esperienze di altre persone! Sono una studentessa universitaria di traduzione e vorrei entrare nel mondo editoriale appunto come traduttrice. Se volessi inviare una proposta di traduzione a qualche casa editrice italiana, dopo aver appurato che i diritti dell’opera straniera sono ancora liberi, devo pagare i diritti d’autore o a questo penserà l’azienda? Non vorrei incorrere in violazioni del copyright involontariamente.
    Grazie per l’attenzione e buona giornata!
    Martina

    • Eva

      Ciao Martina, non devi pagare niente, a quello penserà l’editore italiano mettendosi direttamente d’accordo con l’editore originale (o l’agente, o chiunque detenga i diritti). La verifica preliminare serve semplicemente a far sì che tu non proponga all’editore A un libro i cui diritti per la traduzione in lingua italiana sono già stati acquistati dall’editore B. Il fatto che un libro non sia stato tradotto in italiano, infatti, non vuol dire automaticamente che i diritti siano ancora liberi, potrebbe darsi che l’editore B nel frattempo abbia deciso di non pubblicare il libro, oppure che il libro sia già in traduzione ma non ancora pubblicato…

  11. Adriana

    Ciao,
    ti scrivo, anche a nome del mio gruppo di amici, per chiederti un consiglio.
    Preciso che non sono una traduttrice però vorrei chiedere ad una Casa Editrice di far tradurre dall’inglese alcuni libri di un autore famoso, Robert Silverberg.
    Io e alcuni amici siamo appunto lettori appassionati dei suoi libri soprattutto del ciclo di Majipoor del quale sono stati tradotti 3 libri in italiano.
    Abbiamo saputo che ne sono stati scritti altri e ci interessa di leggerli. La casa editrice è la HarperCollins.
    Abbiamo scritto chiedendo la traduzione alla sede di MIlano. Secondo te, terranno presente la nostra richiesta? Silverberg è molto letto anche in Italia. Eventualmente hai dei consigli da darci? (la traduttrice degli altri libri era Roberta Rambelli, che purtroppo è morta).
    Ringrazio per l’attenzione.
    Adriana

  12. Paola

    Buongiorno Eva, nel mio caso l’autrice del libro e la sua agenzia mi hanno contattata per tradurlo dall’inglese all’italiano. Ora che ho finito, vorrebbero che trovassi una casa editrice italiana. Il libro è già stato pubblicato in inglese ma durante la mia traduzione abbiamo fatto diversi cambiamenti e l’autrice non è più in buoni rapporti con la casa editrice americana. È possibile che loro abbiano i diritti d’autore per la pubblicazione in Italia? Grazie per la tua risposta.

    • Eva

      Ciao Paola, bisognerebbe vedere i termini del contratto che l’autrice (direttamente o tramite l’agente) ha firmato con la CE americana. In teoria potrebbe non aver ceduto i diritti economici alla CE e in quel caso li detiene ancora lei e può decidere come regolarsi per le traduzioni in altre lingue. Tieni però presente che di fatto gli autori quasi sempre cedono i diritti per lo sfruttamento economico all’editore, quindi la vedo improbabile. In ogni caso è molto strano che l’agente non abbia questa informazione, il suo lavoro consiste proprio nel curare questi aspetti…

  13. Francesca

    Ciao! Questo post mi è stato davvero di grande aiuto perché, nonostante io mi sia laureata in una magistrale in traduzione, gli aspetti pratici non vengono molto presi in considerazione. Avrei una domanda riguardo alla proposta di traduzione di un libro già tradotto in Italia ma, ormai, introvabile e fuori catalogo. In questo caso la cosa più sensata da fare è proporsi alla stessa casa editrice che l’aveva già pubblicato? O posso tentare a inviarla ad altre case editrici che reputo più ‘abbordabili’ e interessanti e vedere come reagiscono? Grazie! :)

  14. Francesco

    Ciao, ho letto un romanzo in spagnolo che mi è piaciuto molto, il cui autore è morto da più di 70 anni e che non è mai stato tradotto in italiano. Ho anche controllato sul catalogo nazionale delle biblioteche italiane ed effettivamente non risulta alcuna traduzione. Al momento il libro è pubblicato in spagnolo da diverse case editrici, proprio perché probabilmente i diritti d’autore dovrebbero essere scaduti. Posso essere sicuro del fatto che non ci siano detentori di diritti dopo 70 anni? Se dovessi scegliere la strada del self-publishing (ad esempio sul noto colosso), esiste un modo per tutelare i propri diritti di traduzione o qualcuno, entrando in possesso del pdf inviato via web, potrebbe rubare la mia opera di traduzione? Grazie

  15. Ho tradotto un libro di Edgar Payne, Composition of outdoor painting, mai tradotto in italiano. Ho fatto una ricerca su internet e sia l’autore, che la moglie che la figlia sono morti. Anche la casa editrice dell’ultima ristampa (1985) non esiste più. Non so se posso pubblicare la traduzione del libro sul “colosso” come e-book in formato kindle

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